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Mail Art Project a Portogruaro

L’ 8 Maggio 2010, l’arte postale è giunta a Portogruaro, o meglio, si è mostrata: in circa sei mesi sono arrivate dai quattro angoli del mondo 475 opere, per un totale di 335 partecipanti. Tutti i lavori pervenuti sono la risposta ad un invito, Mail Art Call Portogruaro 2010: Limite, Scambio, Segno. Tre parole chiave che intendono racchiudere la storia e l’anima stessa di Portogruaro, in quello che è un omaggio alla città. Il titolo nasce da una riflessione sulle particolari caratteristiche del luogo, fondato sulle rive del fiume Lemene, limite geografico, fonte di scambi commerciali, segno distintivo del territorio. Questi concetti, certamente legati a questa terra, hanno lasciato libero spazio di indagine alle più diverse interpretazioni artistiche.

Attraverso l’invio di centinaia di e-mail ad altrettanti artisti di tutto il mondo con l’invito a partecipare al progetto (in gergo “call”), l’Associazione culturale Rizoo ha raccolto quasi 500 opere d’arte (dipinti, fotografie, disegni, grafiche,…) dedicate a Portogruaro e inviate una ad una per posta ordinaria, riuscendo, in un certo senso, a generare una sintesi tra le due forme (elettronica e fisica) di servizio postale.

Per capire meglio la natura di questo progetto è bene conoscere alcuni cenni storici sulla Mail Art: è uno dei più longevi movimenti artistici della storia, che affonda le sue radici nel movimento Fluxus (e sull’idea di “multipli”, ovvero opere d’arte prodotte in serie), oltre che nell’opera dei futuristi (i “collaggi” postali di Ivo Pannaggi, 1920). Una rete eterogenea e non gerarchica di Mail artisti, composta da migliaia di partecipanti provenienti da oltre cinquanta paesi, si è evoluta dagli anni ’50 agli anni ’90 a partire dall’opera di Ray Johnson. Proprio dal gruppo Fluxus proviene l’americano Johnson, che nel 1962 realizzò il primo esperimento di Mail Art, Add to and return to, inviando per posta i suoi lavori in tutto il mondo. Johnson fondò la New York Corrispondance School of Art (Scuola d’arte “per corrispondenza”) nella quale non solo gli elaborati spediti, ma buste, francobolli e timbri finirono per confluire nell’operazione artistica.

L’Arte Postale è uno straordinario circuito a cui fanno parte artisti di tutto il mondo, i quali utilizzando la posta inviano le loro opere per aderire a progetti internazionali a tema, senza alcun condizionamento di critica e di mercato: ogni opera è un dono. Le tecniche e i mezzi impiegati, sono tra i più vari, cartoline, timbri e francobolli autoprodotti, buste decorate o illustrate, tele, collage, poesie e componimenti. Tutto all’insegna della più totale libertà espressiva e tecnica.
I Mail artisti sono stati tra i primi a percepire e sfruttare le possibilità di diffusione del World Wide Web quando apparse nel 1992 portando la novità della grafica rispetto all’Internet precedente, basato principalmente sul testo. Ma allo stesso tempo, Internet non offriva niente di nuovo a questi artisti (non essendo certo possibile spedire oggetti tramite la rete). I Mail artisti, come i graffitisti, spesso lavorano anonimamente o collettivamente usando pseudonimi.

Al progetto rivolto a Portogruaro hanno partecipato artisti provenienti da 31 Stati con una adesione che rispecchia la diffusione della Mail Art stessa. I Paesi che annoverano più Mail artisti sono l’Italia, la Germania, la Francia e gli Stati Uniti.
In Italia si possono citare molti artisti che hanno aderito a questa forma d’arte negli anni come Piermario Ciani, Vittorio Baccelli, Enrico Baj, Vittore Baroni, Guglielmo Achille Cavellini, Anna Boschi e Pablo Echaurren. Tra questi, Baroni e Boschi hanno partecipato al progetto su Portogruaro, quest’ultima è una tra le maggiori esperte e studiose dell’argomento; senza dimenticare la partecipazione e la collaborazione di Tiziana Baracchi, nata a Venezia, Mail artista affermata, che partecipa a mostre in Italia ed all’estero, sia in spazi ufficiali che alternativi. Alcune sue opere sono conservate in musei e collezioni private di tutto il mondo ed è stata invitata alla Biennale di Venezia (2003 e 2005) e quella di Londra (2004 e 2006). E’ soprattutto alla sua esperienza pluriennale e alla sua conoscenza personale del circuito internazionale, che questo progetto ha visto la partecipazione di artisti di rilievo provenienti dai posti più lontani del mondo.