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Autismo, sindrome misteriosa

Forse qualche volta ci siamo trovati di fronte a persone difficilmente classificabili.
La nostra logica spontaneamente ci porta a sistemare secondo certe categorie tutto ciò che vogliamo faccia parte del nostro patrimonio di conoscenze.
E quelle persone, bambini o adulti, avevano un comportamento piuttosto bizzarro!
Il più delle volte avevano anche lineamenti molto belli! “…che strano! Così belli…”.

In casi simili, se siamo proprio coraggiosi, proviamo ad iniziare un discorso, magari pentendoci subito dopo perché completamente ignorati, oppure perché ci sentiamo rivolgere una frase che non ha niente a che fare con ciò che abbiamo appena detto e quella frase viene ripetuta più e più volte, per noi del tutto senza senso.
Oppure  assistiamo a movimenti sterotipati, quasi dei tic, che a volte richiedono anche parecchia abilità. Mah! Rimaniamo sempre più sconcertati.

Ecco! Questa persona probabilmente è autistica, fatto questo che comporta un deficit nella relazione, nella comunicazione e nella immaginazione.
In passato la “colpa” di tutto questo veniva data alla madre “frigorifero”, cioè alla madre che non aveva saputo dare amore. Dal momento che la persona con autismo difetta nella relazione, l’origine della sindrome deve stare nella relazione più importante, cioè quella con la madre!
Questo ragionamento errato ha causato tantissimi deleteri sensi di colpa in quelle povere mamme che si rivolgevano a certi psichiatri.

Ancor oggi non si sa tutto sull’autismo; si parla di malattia poligenica, di ereditarietà, di interazione di geni particolari e ambiente, di alterazioni neurologiche e immunitarie. Le statistiche dicono che la frequenza della sindrome autistica nella popolazione mondiale è di 10-30 casi ogni 10000 persone.
Questo valore, rispetto a qualche anno fa, è andato aumentando con il perfezionarsi delle tecniche di indagine, con conseguenze significative. Altro dato interessante: i maschi sono colpiti 4 volte più delle femmine.

A parte tutto questo, quando in un bimbo di 12-18 mesi, dallo sviluppo apparentemente normale, insorgono sintomi particolari, i genitori, disorientati, si chiedono cosa stia succedendo e cosa fare. Questo è un momento difficilissimo per più di un motivo. Per esempio perché non sempre è facile trovare chi può dare indicazioni in tal senso.
Innanzi tutto è importante la diagnosi corretta. A questo deve seguire la valutazione delle capacità esistenti e delle capacità che stanno emergendo, per poter impostare un programma educativo individualizzato. Tale programma mira a non far perdere ma a potenziare le capacità già acquisite, a stimolare quelle “in nuce” e a tenerle sempre monitorate per un costante adeguamento del percorso educativo.
Per tutto questo è chiaro che ci vogliono delle specifiche competenze.
I genitori sono senz’altro le persone che più di tutti amano e  conoscono il loro figlio ma è difficile che abbiano anche quella competenza che serve in questi casi.

La Fondazione Bambini e Autismo ONLUS è un fiore all’occhiello del nostro territorio.
Questo centro è stato fondato 12 anni fa a Pordenone da due genitori che, con un bimbo autistico, non hanno trovato nel territorio risposte al loro problema.
In questi anni la Fondazione ha raggiunto notevole rilevanza in Italia e non solo.
A Pordenone c’è la sede del centro diagnostico e terapeutico e la sede dell’Officina dell’Arte (centro lavorativo per adulti).
A Cordenons c’è Villa Respiro, dove, durante la settimana, si effettuano sedute perché la persone con autismo imparino ad usare le abilità che possiedono per gestire la loro vita al meglio,mentre nei fine settimana gruppi a turno si fermano anche la notte per dare un po’ di “respiro” ai loro genitori. Ancora. Sempre a Pordenone sono da poco iniziati i lavori per un altro progetto ambizioso: la costruzione di un centro dove queste persone risiedano quando non saranno più accuditi dai loro genitori.
Naturalmente poiché l’autismo è molto invalidante ed è una sindrome che accompagna tutta la vita del soggetto che ne è interessato, tutte le attività svolte in questi centri sono preparate e seguite da terapeuti, psicologi o pedagogisti, con preparazione specifica.

Si potrebbe dire molto di più, sia dell’autismo che della Fondazione. Queste sono solo alcune notizie riguardo questo mondo di persone affascinanti, con un modo di essere che mette a volte  chi ne è a contatto nella condizione privilegiata di comprendere particolarissimi aspetti della vita.

per ulteriori informazioni:
http://www.bambinieautismo.org/

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