Scuola dicendo – Parliamo di scuola…

Io penso che:
L’introduzione delle ore opzionali e del tutor nella Scuola Primaria, come insegnante prevalente, mette in moto una competizione che non giova al clima educativo.
L’anticipo alla scuola materna ed elementare non risulta efficace, a livello pedagogico, né per il bambino né per la scuola.
Il portfoglio  che accompagna l’alunno dalla scuola materna risulta un documento di scarsa utilità per l’alunno che trovandosi nell’età evolutiva deve poter “crescere” senza “schedature”.

Offrire alle famiglie, poi, la possibilità di scegliere un tempo scuola diversificato,di 27, 33 e 40ore (dove esiste il tempo pieno) significa, oltre le difficoltà organizzative, attribuire valore diverso, privilegiando alcune discipline trascurandone altre, fa dimenticare che non esistono discipline di serie A e B, in quanto tutte concorrono alla formazione della persona.
Uscendo poi, dalla scuola secondaria di 1° grado (ex scuola media) il ragazzo si trova a dover scegliere tra la scuola professionale regionale  o il liceo.

La scuola professionale, dopo 4 anni, non gli consentirà più l’accesso all’università.
Chi frequenterà i corsi di formazione regionale triennale, avrà assolto al diritto-dovere della frequenza scolastica.
Chi andrà all’apprendistato a 15 anni potrà adempiere l’obbligo conseguendo la qualifica in 1 anno senza aver fatto formazione.

Chi andrà ai licei resterà a scuola 4 anni, non 5 e potrà accedere all’università.
Non esiste più l’obbligo scolastico, bensì il diritto-dovere che comunque non si protrae fino ai 18 anni.
La riforma Moratti:
Sottrae risorse alla scuola pubblica: meno insegnanti e meno tempo-scuola.
Non offre a tutti le stesse opportunità educative: meno insegnanti per alunni diversamente abili e per chi è in difficoltà.
Non investe sulla ricerca, sull’innovazione, sulla cultura, le uniche che consentono di competere sulla qualità e sul mercato del lavoro.
Non offre una proposta di formazione  complessiva su cui costruire un progetto di vita futura.
Non prevede alcuna possibile educazione permanente, adulti compresi.

In sostanza la riforma Moratti amplifica le differenze sociali economiche e culturali tra le famiglie. Chi ha di più, avrà di più, chi ha di meno avrà di meno.

E VOI COSA NE PENSATE?

Che idea avete della scuola? Quale educazione-istruzione deve esprimere?

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