Accedi
Registrazione su questo sito
Ti sarà inviata una password tramite email.
-
Articoli recenti
- Per Pierluigi Di Piazza
- (RINVIATA!) Lettura scenica “Vecchi sarete voi!”, Sesto al Reghena
- Anteprima Dedica Festival – “Elegia per un’assenza”
- Recital “Parole e Musica”, sabato 1 febbraio 2020
- Presentazione de “La sensualità del libro” di Angelo Floramo
- “TrazomMozartTrazom” in replica a Gruaro, sabato 7 dicembre 2019
- Conferenza di Massimo Venaruzzo “Sulla Luna ed oltre”
- Visita guidata alla mostra “Maestri”, Illegio
- “Sotto il velame” di Roberto Coden
- Cena sociale de La Ruota, 14 giugno 2019
Archivio Articoli
Pagine
Licenza CC
Tutti i contenuti di questo sito sono distribuiti con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale
Commenti recenti
- Everton Hoffmann su Il cercatore di alberi… genealogici
- Fabrizio Simon su “Quelli della puntura”: la strage di Gruaro del 1933
- Elza Andreon su “Quelli della puntura”: la strage di Gruaro del 1933
- Cristiano Cristofoli su “Quelli della puntura”: la strage di Gruaro del 1933
- Cristiano Cristofoli su “Quelli della puntura”: la strage di Gruaro del 1933
- Le foto di “Malacarne” a Portogruaro su “Malacarne” a Portogruaro, giovedì 8 novembre 2018
- arte contemporanea su Un poeta: Romano Pascutto
- "In volo sopra il mare" di Ivo Andrić | La Ruota su Presentazione del libro “I buchi neri di Sarajevo” di Božidar Stanišić
-
Gli articoli più popolari
- “Quelli della puntura”: la strage di Gruaro del 1933 17 comments | 4.5k views
- Ancora sulla guerra di Libia… 5 comments | 1.8k views
- “Anatomy” di Vincenzo Pandolfi 3 comments | 400 views
- “Quando suonavano le belle trombe”. Miti, storie, passioni e musica 3 comments | 397 views
- Giorno della memoria 2012, “Vite prigioniere” 3 comments | 475 views
- “Dal post-impressionismo alle avanguardie”, tre serate sull’arte contemporanea, a cura di Gioia Artico 3 comments | 384 views
- Per amore di verità 3 comments | 478 views
- San Lazzaro degli Armeni 2 comments | 4.2k views
- Acqua. Che altro? 2 comments | 1k views
- Mostra Andreini il 27 gennaio 2011 a Portogruaro 2 comments | 455 views
disclaimer
Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica perchè viene aggiornato senza alcuna periodicità fissa. Non può quindi considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7 marzo 2001.
Se non diversamente specificato, le riflessioni, argomentazioni o osservazioni espresse negli articoli o nei commenti di questo sito web riflettono unicamente il punto di vista dei loro autori, non l'opinione comune dell'associazione.
Emma Marrone ad Annozero
La puntata di ieri sera della trasmissione di Michele Santoro parte infatti spumeggiante, con una ballata dedicata a Sacco e Vanzetti, da ella cantata.
Sono entusiasta, e non solo per le nostalgiche attrazioni bakuniane di gioventù, “Wow, una giovine anarchica all’interno dello showbiz!”, mi sono detto. Visto poi lo scarso seguito che da sempre le “eretiche” idee anarcoidi hanno avuto nella storia e vista la rappresentazione che oggi se ne fa (anarchico = black bloc), ho ammirato dentro me la scelta di ospitare una rappresentante di un mondo così distante da quello “consuetudinario”.
Purtroppo i primi dubbi di aver frainteso qualcosa li ho avuti poco dopo, quando, a precisa domanda di Giulia Innocenzi se fosse anarchica, la signorina ha risposto: “l’unica cosa in cui credo da qualche tempo è Dio, che è l’unica cosa certa”… e lì qualche sospetto m’è venuto.
Però ero ancora emozionato dalla rievocata (almeno da me) vicenda di Sacco e Vanzetti, quindi ho concluso che se dopotutto adesso ci si può definire “comunisti e cattolici” (Vendola dixit), magari si potrà pure dirsi “anarchici e credenti”. Massì, mi sono detto: ci sono tanti preti “anarchici”, pensa a Don Gallo, Padre Zanotelli, Don Ciotti, insomma l’importante è ciò che fai, non ciò che senti.
Inoltre mi piaceva, quel suo parlare terra terra, da “donna del popolo”, di una che non ha potuto studiare molto… (si scusava continuamente della sua scarsa proprietà lessicale) ed ero proprio incuriosito dal sentire cosa avesse da dire.
Poi ho letto che è diplomata al liceo classico, ed un po’ mi son sentito imbarazzato, perchè evidentemente la scuola non trasmette granchè; poi ahimè ho ascoltato cosa avesse da dire, e mi son sentito ancor più imbarazzato, per le seguenti ragioni.
Partendo da un'”arguta” osservazione sui giovani libici, a suo dire arrabbiati perchè cresciuti in famiglie sfinite dal clima di oppressione e dittatura, la signorina Marrone ha analizzato la situazione dei giovani italiani, i quali, sempre a suo dire, sarebbero cresciuti in famiglie dove la sterile e continua contrapposizione tra “destra” e “sinistra” ha impedito loro di ragionare, di parlarsi e di combattere uniti “per un futuro migliore” (diciamo così…).
Tralasciando i classici stereotipi sul vestiario di destra e sinistra, o le poco felici battute: “Alla fine siamo disoccupati di destra e disoccupati di sinistra, ma sempre disoccupati siamo”: la cantautrice suggerisce che “noi” giovani dobbiamo unirci sopra qualsiasi differenza od opinione politico-ideologica (già trovarne, di giovani con idee politiche definite…).
Spietato, Santoro le ha ripetutamente chiesto: “ma uniti per fare che? Per ottenere cosa?”… e la risposta è stata: “la libertà di dire una cosa senza essere etichettati”… cioè il problema dei giovani sarebbe quello di essere definiti via via “fascisti” o “comunisti”…
Conclude infine il proprio intervento con un’altra geniale proposta: “facciamo un partito unico e cerchiamo di salvare l’Italia”. Cioè una bella dittatura e via!
Scusate, ma veramente: che pena… potrei capire se fosse una ragazzina, ma da quel che leggo è donna fatta e matura.
Quando sento discorsi come questo mi viene sempre in mente Nanni Moretti in Ecce Bombo: “te lo meriti Alberto Sordi, te lo meriti!”.
L’intervento di Emma Marrone ad Annozero, 3 marzo 2011
[print_link]