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Presentazione del libro “L’osteria dei passi perduti”

Venerdì 9 giugno 2017 alle ore 20.45 presso la Villa Ronzani di Giai di Gruaro ospiteremo Angelo Floramo, autore del libro L’osteria dei passi perduti, Bottega Errante Edizioni.

“L’osteria dei passi perduti. Storie zingare di strade e sapori” è un libro in cui la viandanza diventa un modo di approciarsi alla vita e al prossimo che si incontra lungo la strada.

Da Trieste a Villach, passando per il Friuli dei piccoli centri, sconfinando in Slovenia e toccando il Veneto: sono angoli, paesi, osterie nascoste, strade poco battute le geografie narrative di questo libro pieno di incanti e meraviglie.

L’osteria diventa metafora della sosta, della lentezza, dell’incrocio con gli altri, e proprio dentro le locande di questo nord est allargato, privo di confini amministrativi, si mescolano lingue, usi, fantasmi.

Dal sito di BEE: Insegna Storia e Letteratura al Magrini Marchetti di Gemona ed è ancora convinto che malgrado tutto sia il mestiere più bello del mondo. Medievista per formazione, ha pubblicato molti saggi e articoli specialistici, collabora con diverse riviste nazionali ed estere; dal 2012 collabora con la Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli in veste di consulente scientifico. Con Balkan Circus (Ediciclo-Bottega Errante 2013, due edizioni, finalista al premio “Albatros di Letteratura di viaggio”) e Guarneriana Segreta (Bottega Errante 2015, finalista al premio Latisana Nordest) e L’osteria dei passi perduti (Bottega Errante 2016) ha sperimentato con gusto le vie della narrazione.

In allegato la locandina, vi aspettiamo numerosi!

  'L'osteria dei passi perduti' di Angelo Floramo (629,6 KiB, 29 download)
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Presentazione del libro “I buchi neri di Sarajevo” di Božidar Stanišić

Venerdì 13 gennazio 2017 alle ore 20.45 presso la Villa Ronzani di Giai di Gruaro ospiteremo Božidar Stanišić, autore del libro I buchi neri di Sarajevo, Bottega Errante Edizioni, e la traduttrice Alice Parmeggiani.

“I buchi neri di Sarajevo” è la prima raccolta di racconti che Stanišić, bosniaco, esule, pubblica in Italia. Contrariamente a quanto il titolo potrebbe far pensare, l’opera non narra la guerra: la tragedia bosniaca viene evocata attraverso i pensieri e i silenzi di uomini e donne sopravvissuti. È un’accorata condanna di qualsiasi guerra.

Dalle pagine del libro traspaiono sentimenti come nostalgia, timore e dolore, ma anche speranza, pur nella consapevolezza che la propria fuga potrebbe diventare un esilio senza ritorno. Lo smembramento della ex-Jugoslavia ha cancellato la civiltà, la lingua, la cultura e soprattutto la convivenza tra le diverse culture ed è questa la drammatica conseguenza del conflitto.

La scelta di presentare il libro di Božidar Stanišić è un’occasione per parlare della tragedia della guerra nella ex-Jugoslavia, dal punto di vista di uno scrittore che da quella guerra è fuggito e che in quei luoghi è vissuto e ha studiato.

Dal sito di BEE: Božidar Stanišić è nato a Visoko, Bosnia, nel 1956. Si è laureato in filosofia.  Ha insegnato fino al 1992 quando fugge dalla guerra civile in Bosnia rifiutandosi di indossare qualunque tipo di divisa. Arriva in Italia e trova la sua residenza a Zugliano dove si ferma  con la famiglia e vive tuttora. Nel 1993 pubblica I buchi neri di Sarajevo (MGS Press); negli anni successivi con l’associazione “E. Balducci” pubblica tre raccolte di poesie Primavera a Zugliano, Non-poesie, Metamorfosi di finestre, successivamente la raccolta di racconti intitolata Tre racconti. È presente con un testo nell’antologia della narrativa bosniaco-erzegovese del Novecento Racconti dalla Bosnia, a cura di G. Scotti. Riprende la produzione in prosa con Bon Voyage, Il cane alato e altri racconti. Nel 2011 pubblica il libro per ragazzi La cicala e la piccola formica, nel 2012 Piccolo, rosso e altri racconti. Diverse prose e poesie sono sparse in numerose antologie italiane e straniere. Alcuni suoi racconti, saggi e poesie sono tradotti in francese, inglese, sloveno, albanese, giapponese e cinese.

Dal sito dell’osservatorio Balcani e Caucaso: Alice Parmeggiani, slavista e traduttrice, è stata insignita del “Premio PEN Serbia 2014” come “miglior traduttrice dal serbo” (…) Figlia di madre serba e di padre friulano, (…) dopo la laurea all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha vinto la cattedra di lingua e letteratura serba e croata all’Università degli Studi di Udine e di Trieste. Da circa vent’anni affianca all’attività didattica e di ricerca, un’importante attività di traduttrice, per le più importanti case editrici italiane: da Feltrinelli, a Einaudi, a Zandonai, specializzata quest’ultima nella pubblicazione di opere letterarie di scrittori del sud-est dell’Europa.

In allegato la locandina, vi aspettiamo numerosi!

  'I buchi neri di Sarajevo' di Božidar Stanišić (452,0 KiB, 28 download)
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